PANORAMA D’AUTUNNO 2021 IN ALTOPIANO, I SUOI COLORI, IL COVID

Esattamente alle 20.21 del 22 Settembre si è verificato l’equinozio d’autunno dal quale si misura l’inizio astronomico della stagione autunnale che si è protratta quest’anno fino alle 16.59 del 21 Dicembre, giorno del solstizio invernale.
Questa stagione in Altopiano è stata giustamente celebrata da scrittori, poeti e fotografi per la sua mutevole bellezza. Chi abita in Altopiano sa apprezzare i colori che si sviluppano in questo periodo dell’anno, il rosso/viola dei faggi, l’oro dei larici, il rosso vivo dei ciliegi, e conosce anche molto bene come ogni annata sia diversa dalle precedenti. Anche quest’anno abbiamo però un ospite indesiderato: il Coronavirus , qualunque sia la sua versione. L’Osservatorio Salute Altopiano OSA segue dall’inizio l’epidemia in Altopiano cercando di informare del suo andamento la pubblica opinione. Presentiamo in questo articolo, sperando di fare cosa utile, grazie al contributo di Monica Gios, Silvia Macciò e della redazione de “L’Altopiano”, l’andamento dell’epidemia durante l’intera stagione autunnale, confrontandolo con la parallela descrizione dello stesso fenomeno nella popolazione della Regione Veneto .Viene inoltre calcolata la variazione del numero di nuovi contagi rispetto alla settimana precedente per cercare di capire quali sono le
tendenze in atto della dinamica dei contagi. Ovviamente il fenomeno dei contagi ha dimensioni assolute molto diverse in Altopiano quando confrontato alla pianura , ed anche le caratteristiche sono molto diverse . Infatti il percorso autunnale dell’epidemia in Altopiano è molto irregolare costituito da almeno tre focolai temporali inframezzati da periodi a frequenza bassissima o zero. L’andamento in pianura è invece molto diverso, caratterizzato da una progressiva crescita dei contagi a partire da inizio Novembre. Questo conferma quanto già notato in precedenza, ovvero che la diffusione in Altopiano è più episodica ed associata a eventi nei quali la non applicazione delle misure di precauzione è verosimilmente la causa maggiore, considerando che non ci sono differenze rilevanti nella copertura vaccinale fra Altopiano e pianura. In termini relativi nell’ultima tabella si può notare come la crescita dei contagi nella Regione Veneto iniziata circa metà Ottobre e continui vivace fino a metà Novembre quando comincia a perdere di forza e gli aumenti settimanali progressivamente si riducano di grandezza. E' giustificato pensare che la stagione autunnale ci abbia fatto transitare in una situazione relativamente nuova dell’epidemia caratterizzata da una elevata quota di vaccinati
completi e dall’arrivo sulla scena di una nuova versione mutata del virus apparentemente più trasmissibile, ma meno patogeno. Dovremo abituarci a vivere in queste condizioni nell’immediato futuro. Oltre alle 4 versioni del Coronavirus attualmente attive ce ne sono altre 12, diciamo, in lista di attesa. Il fatto che siano prevalentemente i non vaccinati a cadere vittime dell’epidemia dovrebbe sollevare un problema di natura etica e di fallimento dell’educazione sanitaria.